Torniamo a occuparci di chiusure perimetrali, questa volta con l’obiettivo di fornire indicazioni utili soprattutto dal punto di vista normativo e burocratico. Per quanto possano apparire secondari, si tratta di aspetti fondamentali di cui tenere conto non solo prima della loro installazione, ma anche per progettare e sviluppare al meglio uno spazio esterno.
Cosa sono le chiusure perimetrali e perché installarle
Ricordiamo che per chiusure perimetrali si intendono tutti quei sistemi utilizzati per chiudere un balcone, un portico, un terrazzo, una veranda o un giardino. Si tratta di sistemi utili per proteggere l’outdoor dagli agenti atmosferici e dai rumori esterni, così da contribuire a migliorare il comfort di quello spazio, renderlo vivibile tutto l’anno e creare una stanza in più. Esistono diverse tipologie di chiusure perimetrali, le principali sono:
- vetrate panoramiche
- tende verticali
- tende da esterno
- chiusure integrali
- superfici vetrate
Queste chiusure si distinguono soprattutto per il meccanismo con cui aprirle e chiuderle e il materiale con cui sono realizzate e, quindi, con i vantaggi specifici che questo comporta (per esempio le vetrate assicurano una maggiore luminosità).
Quali permessi richiedere
Dal punto di vista normativo è importante considerare che molto dipende dalla tipologia di chiusura e soprattutto dall’impatto che essa ha sull’edificio. In generale le chiusure perimetrali devono essere amovibili per rientrare nelle opere di edilizia libera (ex art. 6, comma 1, del Testo Unico Edilizia) e dal Glossario di Edilizia Libera (D.M. 2 marzo 2018).
Per poter rientrare nell’edilizia libera (e non necessitare dei relativi permessi) è obbligatorio che le chiusure perimetrali non creino nuovi volumi o superfici e rispettino le normative urbanistiche comunali e quelle tecniche di settore (antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, efficienza energetica, paesaggistiche).
Entrando più nel dettaglio, vediamo invece quali sono le normative di riferimento per le vetrate panoramiche amovibili (VEPA), le tende da sole e Pergotende e i pergolati.
Per le vetrate panoramiche dal 2022 sono in edilizia libera a condizione che siano amovibili e totalmente trasparenti, assolvono a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento acustico ed energetico, riduzione delle dispersioni termiche o parziale impermeabilizzazione e non si configurano come spazi stabilmente chiusi tali da costituire una variazione di volume e superficie dell’edificio. Il loro scopo principale è quello della panoramicità e non devono modificare le linee architettoniche preesistenti e ridurre al minimo l’impatto visivo.
Sul fronte delle tende da sole e delle Pergotende bisogna considerare che la loro installazione non comporta il rilascio di un titolo edilizio solamente quando costituiscono un elemento di protezione dal sole o agenti atmosferici, configurando un arredo utile a migliorare la fruizione dello spazio esterno. In generale, come detto, se amovibili sono in edilizia libera, altrimenti richiedono un’apposita autorizzazione (come il Permesso di Costruire).
Discorso simile anche per i pergolati. Se realizzati per decorare e ombreggiare uno spazio esterno tramite una struttura aperta su almeno tre lati e nella parte superiore, non necessitano di alcun tipo di autorizzazione. Se, invece, sono coperte con strutture non facilmente amovibili la normativa di riferimento è quella delle tettoie e il titolo edilizio (CILA, SCIA o Permesso di Costruire) dipende dalle dimensioni, dalla copertura, dal volume e dai materiali utilizzati.
L’ultimo aspetto cui prestare attenzione dal punto di vista normativo è legato ai condomini. Se l’unità immobiliare rientra in questo tipo di edifici è necessario verificare il regolamento condominiale che potrebbe prevedere limitazioni o richiedere l’approvazione dell’assemblea.
Prima di procedere all’installazione delle chiusure perimetrali è quindi indispensabile valutare anche l’aspetto normativo, per evitare illeciti (abusi edilizi) con le conseguenti sanzioni pecuniarie.