Siete tanto appassionate di piante e fiori che vorreste proteggerli dalle rigidità dei mesi freddi in un ambiente controllato?
Sappiate che la stessa esigenza la sentirono già i Romani, considerati come i progenitori, assai alla lontana, dei giardini d’inverno, dal momento che le serre “attive”, ossia quelle nelle quali è possibile aumentare o diminuire la temperatura manualmente, comparvero molto più tardi (tra il 1438 e il 1450) in Corea, mentre i Giardini d’Inverno veri e propri nacquero nel XVI secolo, quando i ricchi proprietari terrieri dell’Europa del nord decisero di coltivare agrumi.
Da lì si diffusero in Olanda e in Inghilterra, estendendosi pure alla coltivazione di altre specie, come le piante tropicali, e col tempo a nuovi inattesi utilizzi, divenendo spazio di ospitalità, socializzazione, e riposo, un vero e proprio prolungamento dell’abitazione (e infatti, determinando un aumento di superficie coperta, è necessario richiede il permesso a costruire per installarle).
Per essere resi realmente vivibili gli spazi in questione andrebbero efficientati energeticamente, optando per infissi a taglio termico, materiali coibentanti, e sistemi di riscaldamento.
Ideali proprio per controllare luce e calore nei giardini d’inverno, come nelle verande a vetri o nelle logge, sono le tende verticali, installabili all’interno o all’esterno, su superfici grandi o piccole, su tetti classici o a due falde.
Le tende verticali sono una tendenza consolidata nelle coperture per le finestre, perché consentono di controllare efficacemente la privacy, la vista e la quantità di luce da far entrare in casa, e perché si caratterizzano per la notevole versatilità.
Il mercato mette a disposizione una serie innumerevole di proposte (come quelle di Markilux) che riescono a soddisfare praticamente ogni esigenza, tant’è che è possibile distinguere le tende verticali a seconda dei:
- Tipi di guida:
- senza guida (la tenda cade ibera e si aggancia ad un supporto alla base);
- cavi d’acciaio;
- aste in acciaio;
- guida di scorrimento;
- guida di scorrimento e sistema tracfix o zip (nessuno spazio fra guida e telo) per garantire una massima resistenza al vento e alla pioggia.
- Tipi di meccanismo:
- a molla (il telo si tira giù manualmente e una molla lo richiama);
- ad argano (con asta di manovra);
- a controtrazione (telo sempre perfettamente in tensione, che sia completamente aperto o solo a metà);
- a pistoni a gas.
Inoltre tutte possono essere manuali o motorizzate, e possono o meno presentare controllo da remoto.
Esistono modelli creati appositamente per la protezione solare di finestre dalle forme inusitate, ad esempio triangolari, e dei lucernari; altri che possono essere fissati in verticale, orizzontale o inclinati; quelli che si caratterizzano per l’ampiezza delle aperture protette e addirittura teli riflettenti, nelle cui fibre sono presenti particelle di alluminio che permettono di ottenere un clima interno ideale, grazie alla riflessione termica; e ancora teli oscuranti, traspiranti, traforati che permetto di vedere attraverso, ma non di essere visti; teli idrorepellenti o impermeabili.
Indipendentemente dalla tipologia, acquistare un telo di qualità (come quelli di Markilux) significa assicurarsi:
- un livello di perfezione elevato, conferito dalla lavorazione attraverso telai meccanici modernissimi;
- controlli accurati;
- un’ampia collezione con più di 250 diversi disegni;
- tessuti in poliestere high tech;
- assenza di coloranti e sostanze chimiche nocive per la salute;
- protezione efficace dai raggi UV (quelle con tonalità cromatiche scure offrono una protezione del 100%, mentre le tende più chiare, compreso il bianco assoluto, fino al 97%);
- massima resistenza alle condizioni atmosferiche;
- un migliore effetto ottico dei teli grazie a saldature ad ultrasuoni;
- longevità testata.