Tante cose sono cambiate nel corso degli ultimi due anni – in maniera anche improvvisa ed estremamente rapida – e tante inevitabilmente continueranno a cambiare. Tra il non poter uscire per obbligo di legge e quello per timore di evitare contagi, smart working, isolamento e quarantena, è profondamente mutata la percezione dello stare in casa. I metri quadri dei nostri appartamenti sono apparsi per tante settimane come una prigione per poi, piano piano, iniziare a pensare come trasformarli per renderli più abitabili, vivibili e capaci di aiutarci a stare bene. In questo senso la possibilità di sfruttare uno spazio esterno, che sia un giardino o un terrazzo, ma anche un balcone di piccole dimensioni, non fa differenza; quel piccolo outdoor è stato, è e sarà per molti un’ancora di salvezza, la luce in fondo a un tunnel nel quale siamo tutti costretti a camminare a tastoni.
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Molto più di una boccata d’aria
Non si parlerà mai a sufficienza dell’importanza del rapporto tra uomo e natura, della sua dimensione più profonda che l’industrializzazione e l’urbanizzazione di massa ha un po’ troppo logorato. Al di là dell’inevitabilità del procedere della storia e dei vantaggi legati a questo cambiamento, gli uomini e le donne (e i bambini!) del nostro tempo sono sradicati dal contatto con ciò che è fuori dalle mura domestiche.
Questo ha enormi ripercussioni sulla qualità della vita e quanto sta accadendo in questi mesi, con l’esplosione del fenomeno della quarantena e dell’isolamento forzato, ha solamente che esasperato un fenomeno già diffuso e radicato.
Per questo motivo – ed è un dato che emerge chiaramente da tutte le ricerche condotte in materia – ripensare la propria casa e i suoi spazi è diventata una priorità non più rimandabile. Soprattutto per quel che riguarda la gestione degli spazi esterni, spesso in passato limitati a essere utili per prendere una boccata d’aria, fumare una sigaretta o da sfruttare per stipare quanto non entra più negli angoli di casa.
Riqualificare l’outdoor per ripensare la vita (e viceversa)
La fotografia di quanto stiamo vivendo ci mette davanti a una serie di evidenze che non possiamo ignorare o sottovalutare. La casa è e resta uno dei beni più preziosi nei quali, volenti o nolenti, ci ritroviamo a trascorrere la maggior parte della nostra vita, personale, sociale e professionale. Vale quindi la pena curare questi spazi, in modo particolare, come detto, quelli esterni, capaci di fare realmente la differenza.
Non solo come un angolo relax nel quale rifugiarsi ogni tanto o come stanza in più nel quale chiudersi per fare l’ennesima call di lavoro. Gli spazi esterni, qualunque essi siano, se ben progettati e sistemati hanno la capacità di incidere sulla qualità della nostra vita. Sono ambienti che, proprio per la loro collocazione, permettono di contribuire a vivere meglio. Sono spazi aperti verso l’esterno, nei quali non ci si sente oppressi dalle mura domestiche; qui si è travolti dagli agenti atmosferici (raggi solari, aria fresca, eccetera) che anche dal punto di vista propriamente biologico permettono di regolare il buon umore e donare al corpo benessere e relax.
Tutto questo non è un semplice modo di dire, ma una realtà che si può constatare con mano ogni giorno iniziando a considerare questo spazio per quello che è, facendolo diventare parte integrante della propria casa e delle proprie giornate. Adeguandolo alle proprie esigenze esso può trasformarsi, anche in base alla stagione dell’anno, ai propri interessi e alle sue caratteristiche, a un ambiente nel quale curare un piccolo orticello, uno spazio nel quale allenarsi o ritrovarsi con tutta la famiglia, collocare la propria postazione di lavoro, sorseggiare un tè caldo o un aperitivo con il proprio partner, leggere un libro, ascoltare buona musica, in parole semplici: vivere.
Ogni spazio esterno della casa non è tanto un insieme di metri quadri in più nei quali fare le stesse cose che si potrebbero fare in una delle stanze di casa; è una realtà nella quale fare le stesse cose, ma meglio. E farlo in questo periodo di quarantena e isolamento forzati (che non sappiamo per quanto proseguiranno) è un investimento sulla qualità della propria vita e della propria famiglia. Un investimento che continuerà a dare i suoi risultati benefici anche quando questa brutta storia di isolamenti e quarantene passerà, perché continueremo ad amare un ambiente nel quale scoprire e riscoprire la parte più intima e vera della vita.